A partire dal celebre Teatro Vespasiano di Rieti, eccellenza della città, vi sono altri luoghi della cultura che l’esperienza Muse vuole suggerire al visitatore. Tra questi i molti musei che testimoniano la tradizione contadina del territorio e le antiche civiltà che qui prosperarono, importante a proposito il Museo civico archeologico di Trebula Mutuesca a Monteleone Sabino che conserva importantissimi reperti dell’età romana. Altre eccellenze sono rappresentate dall’Ecomuseo territoriale del Salto e del Turano, e dal celebre Museo internazionale del presepe di Greccio.
Per quanto riguarda l’accessibilità e la fruibilità dei luoghi, si consiglia di consultare i siti istituzionali.
Antrodoco
Ad Antrodoco, con sede nell’antico convento di Santa Chiara, si trova il Museo della città Lin Delija-Carlo Cesi. Fu inaugurato nel 2002, il museo espone opere concesse da generosi collezionisti privati, e nasce con l’idea di mettere in dialogo le opere di due artisti legati ad Antrodoco e all’arte sacra: Carlo Cesi e Lin Delija. Il primo è stato pittore e incisore antrodocano (1626-1686), il secondo un artista albanese che visse e operò ad Antrodoco (1926-1994).
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Castel di Tora, Collalto Sabino, Collegiove, Nespolo, Varco Sabino.
L’Ecomuseo Territoriale del Salto e del Turano è gestito dall’Ente Riserva Naturale Regionale Monte Navegna e Cervia e si distribuisce su più sedi: a Collalto Sabino si trovano il Centro di interpretazione, il Centro stella dell’Ecomuseo e l’area archeologica di Monte San Giovanni con la chiesa di San Giovanni in Fistola; a Nespolo la Mola didattica; a Collegiove la chiesa di Santa Maria e Centro visite, e l’area didattica dei Castagneti monumentali; a Varco Sabino il Labter; infine a Monte Antuni (Castel di Tora) si trova il Centro di educazione ambientale.
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Collegiove
A Marcetelli si trova il Museo per il recupero della civiltà contadina. Il centro è stato istituito con l’obiettivo di tramandare e raccontare la tradizione della vita contadina del territorio. La collezione è composta da oggetti e utensili di lavoro, ma anche documenti, giochi, indumenti donati dagli stessi cittadini.
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Frasso Sabino
A Frasso Sabino, all’interno di un antico mulino del Settecento ristrutturato, si trova l’Osservatorio astronomico Virginio Cesarini. Al suo interno vi è una mostra permanente sul tema dell’astronomia, un planetario e un telescopio. L’osservatorio è stato dedicato a Virginio Cesarini, un nobile sabino che partecipò alla fondazione dell’Accademia dei Lincei.
Greccio
Il Museo Internazionale del Presepe di Greccio ha sede nell’antica chiesa di Santa Maria e in un edificio adiacente, accuratamente restaurati, su un’altura panoramica all’ingresso del centro storico di Greccio. La collezione comprende moltissimi presepi che testimoniano diversi stili e culture.
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Labro
Il Teatrino Comunale di Labro fu realizzato nello spazio tra i sottotetti della chiesa e della Cappella di San Pancrazio. Presenta una platea particolare, inclinata lunga e stretta. Ospita spettacoli, primi tra tutti quelli del Labro festival che si tiene ogni agosto, ma anche conferenze ed esposizioni.
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Leonessa
Il Museo Civico Mauro Zelli di Leonessa ha sede in un meraviglioso ex convento annesso alla Chiesa di San Francesco, appartenuto all’Ordine francescano fino al 1809. Il museo demoantropologico ha una sezione virtuale dedicata alla raccolta di testimonianze orali e fotografie storiche della gente locale, e una sezione archeologica che conserva i reperti rinvenuti in seguito agli scavi sull’altopiano leonessano.
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Marcetelli
A Marcetelli si trova un piccolo museo che tramanda ed espone l’antica arte del cerchiaro. Fino agli anni ’50 l’attività dei cerchiari, che lavoravano il legno dei boschi vicini e riparavano o costruivano botti e tini è stata fonte di sostentamento per il paese. Il museo espone strumenti del mestiere, “pialle” “toghe” “cerchi” “cortellu elle toe” e “segarellu” donati dagli stessi abitanti di Marcetelli per conservare la memoria di una tradizione importante.
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Micigliano
A Micigliano si può visitare il Museo Civico delle Tradizioni Popolari. La sede si trova vicino al Comune, ed espone diverse testimonianze della civiltà e della tradizione agricola e pastorale del territorio. Il percorso museale muove dall’ambiente agricolo, legato ai campi, ai monti e ai boschi, con esposizione di antichi aratri rastrelli e diversi attrezzi agricoli; ai mestieri del fabbro e del falegname, e si conclude con un ambiente domestico: la cucina con il focolare. Infine, una sezione fotografica del museo raccoglie diverse immagini storiche.
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Mompeo
A Mompeo una chiesa ospita la sede dell’Auditorium San Carlo. La chiesa era dedicata a San Carlo, come recita l’epigrafe. L’Auditorium ospita diversi eventi, ha una capienza di 80 posti a sedere all’interno, in una sala con impianto audio e apparecchiature per videoproiezioni. All’esterno invece un piccolo anfiteatro può accogliere un centinaio di persone.
Paganico Sabino
A Paganico Sabino si trova, accanto alla parrochiale, la sala espositiva San Nicola. Lo spazio ospita due sale, nella prima sono raccolti alcuni arredi liturgici, nella seconda si trova un’esposizione permanente sulla civiltà contedina: è esposta una raccolta di oggetti e arnesi raccolti sul territorio dalla fine degli anni ’80.
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Monteleone Sabino
Il museo Trebula Mutuesca di Monteleone Sabino espone diversi reperti archeologici provenienti dal vicino sito di origine sabina. Nel museo si sviluppa un percorso che racconta al visitatore l’età preromana e l’età romana del territorio, vi è poi una sezione epigrafica e un’ultima dedicata al santuario di Santa Vittoria.
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Poggio San Lorenzo
Il frantoio Capofarfa è una struttura che risale al Seicento e da allora è sempre stato della famiglia Agamennone. Al suo interno è stato creato un percorso museale seguendo il quale ci si può addentrare in un antico acquedotto del II secolo d.C., ammirare la base di un torchio per olive di epoca Romana e una macina in pietra del 1850. All’interno del frantoio le macine attualmente in funzione risalgono al 1940 e nei mesi di novembre e dicembre si può sentire l’odore dell’olio appena estratto da queste vecchie macine.
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Rocca Sinibalda
Il Museo Agapito Miniucchi di Rocca Sinibalda è dedicato all’artista qui nato nel 1923. Agapito realizzava opere scultoree utilizzando legno, pietra e ferro. Una delle sue opere in pietra si trova al centro dei giardini di Piazza della Vittoria, su cui affaccia la sede del Museo, mentre altre opere sono custodite nel Castello di Rocca Sinibalda.
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Rocca Sinibalda
Il Museo diffuso delle Tradizioni Contadine è stato istituito nel 2015 nella frazione di Posticciola nel comune di Rocca Sinibalda. La collezione è nata da donazioni effettuate da parte di residenti e originari del luogo, che hanno fornito strumenti di lavoro del tempo antico, ed è stata implementata nel tempo, anche da alcuni acquisti significativi di oggetti reperiti nel territorio. Negli ultimi anni il borgo è stato inoltre arricchito da 8 murales che attraggono l’interesse dei turisti.
Turania
Il Museo d’arte contemporanea di Turania e della valle del Turano fu istituito nel 1998. Conserva oltre cento tra pitture, sculture, medaglie e opere varie di artisti dalla fama internazionale come De Chirico, Sironi, Mastroianni, Mirò. Inoltre sono qui conservati anche numerosi reperti e foto d’epoca. La sede si trova nell’edificio comunale di Turania.
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Sede legale: Via Manzoni 10, 02100 Rieti
c.o. V^comunità montana
Codice fiscale: 01235650577