L’esperienza Campane propone una selezione dei più significativi edifici religiosi che si incontrano in grande numero nel territorio reatino. Celebre tra tutti è certamente il santuario francescano del Presepio di Greccio, e notevoli sono anche, per citarne alcune, la chiesa medievale di Santa Maria extra Moenia ad Antrodoco, la chiesa rupestre di San Martino a Poggio Moiano, o la chiesa di Santa Maria in Villa a Marcetelli, che conserva un meraviglioso ciclo di affreschi cinquecenteschi.
Per quanto riguarda l’accessibilità e la fruibilità dei luoghi, si consiglia di consultare i siti istituzionali.
Amatrice
La Basilica di San Francesco insieme all’annesso convento rappresenta l’edificio storico più importante di Amatrice. La chiesa fu edificata tra la fine del XIV e l’inizio dl XV secolo, inizialmente dedicata a Santa Maria Vergine. L’esterno era caratterizzato da una facciata monumentale con un rosone e un portale gotico in marmo bianco. Il complesso ha purtroppo subito forti danni del terremoto del 2016, crollando quasi completamente. Importante nel territorio di Amatrice è anche il Santuario di Santa Maria della Filetta.
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Antrodoco
La chiesa di Santa Maria extra Moenia (fuori dalle mura) sorge fuori dal paese di Antrodoco. La sua costruzione risale all’alto medioevo, come testimoniano i ritrovamenti di sculture carolingie, e fu realizzata sui resti di un tempio pagano dedicato alla dea Diana. La facciata fu modificata nell’800 a capanna semplice, come è oggi. L’interno è ricco di affreschi di diverse epoche, e opere scultoree. Nel territorio di Antrodoco sono degne di visita inoltre le chiese di Santa Maria Assunta, Santa Chiara e il Santuario della Madonna delle Grotte.
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Ascrea
La parrocchia di Ascrea è dedicata a San Nicola da Bari. La chiesa è di fondazione quattrocentesca, presenta alcune modifiche effettuate nel XVI secolo per volontà della famiglia Mareri. Al suo interno contiene alcune interessanti tele.
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Belmonte in Sabina
La chiesa di San Salvatore a Belmonte in Sabina si trova nella piazza centrale del paese, è di difficile datazione, ma verosimilmente risale al XIV secolo. La chiesa presenta oggi alcune ricostruzioni effettuate in seguito al terremoto del 1915. All’interno ha un soffitto ligneo a cassettoni.
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Borbona
La chiesa di Santa Maria Assunta a Borbona conserva un oggetto d’arte di straordinario valore: la Croce processionale di Borbona. Il capolavoro risale circa al 1320-1330, è sbalzata in lamina d’argento dorato decorata con smalti traslucidi. È alta 115 e larga 70 centimetri. Fino al 1974 era esposta al Museo del Tesoro del Duomo di Rieti, oggi invece è finalmente tornata a Borbona, dove i cittadini la portano in processione ogni prima domenica di settembre per celebrare la festa della Natività di Maria.
Cittaducale
A Cittaducale è notevole il complesso composto dalla cattedrale di Santa Maria del Popolo e da Palazzo Vescovile. La chiesa fu edificata verso la fine del quattrocento e ristrutturata dopo terremoto del 1703, presenta una facciata caratteristica in stile gotico-romanico di tipo abruzzese, con un rosone centrale e tre portali. All’interno conserva tele e affreschi. Nella parte posteriore della chiesa si trova la torre campanaria e di lato il Palazzo Vescovile. Il palazzo fu edificato nel 1623, è caratterizzato da un grande salone, con notevoli affreschi raffiguranti gli stemmi dei Vescovi che vi si sono susseguiti nel corso degli anni. Importanti, tra le altre, anche la Chiesa di Santa Cecilia e la Chiesa di Sant’Agostino.
Collalto Sabino
La Chiesa di San Gregorio Magno a Collalto Sabino di cui si hanno le prime notizie nel XIV secolo, è caratteristica perchè fu costruita trasformando il granaio del castello medievale. Agli inizi del XIX secolo fu realizzato Il campanile, mentre la sistemazione attuale nella piazza avvenne agli inizi del XIX secolo. San Gregorio Magno è il patrono di Collalto Sabino.
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Collegiove
La chiesa di Santa Maria a Collegiove è un piccolo edificio che si trova sopra una collinetta, era l’antica parrocchiale del paese, prima che venisse costruita la chiesa di Santa Maria Immacolata.
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Contigliano
La costruzione della chiesa di San Michele Arcangelo a Contigliano iniziò nel 1683 e finì nel 1747, periodo di particolare splendore per il centro di Contigliano. Fu insignita del titolo di Collegiata. Si presenta come un maestoso edificio barocco, che all’interno conserva notevoli tele settecentesche. Importanti anche l’Abbazia di San Pastore e la chiesa di Sant’Antonio da Padova.
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Fiamignano
La chiesa dedicata alla Madonna del Poggio a Fiamignano si trova in una posizione dominante sulla valle, e offre una vista spettacolare sul lago del Salto. Di origine medievale, presenta all’interno arredi semplici e rurali. In occasione della festa della Madonna del Poggio che si festeggia il 2 luglio, una lunga processione raggiunge la chiesetta dal paese. Un’antica tradizione vuole che il giorno di Pasquetta i cittadini facessero una gita che li portava a radunarsi proprio sul sagrato della chiesa, dove insieme godevano di una merenda o comunque di un momento di svago.
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Greccio
Il santuario del Presepio di Greccio è il più famoso dei quattro santuari francescani che si trovano nella Valle Santa (gli altri sono quello di Fonte Colombo, della Foresta e di Poggio Bustone). è tra i luoghi più importanti del francescanesimo. Fu fondato da San Francesco d’Assisi stesso nel 1223 ed è soprannominato “la Betlemme Francescana”, perché in questo luogo inventò il presepe. Il santuario è incassato nella roccia e si trova ad un’altitudine di 665 metri, a due chilometri dal borgo medievale di Greccio. Gli edifici, ampliati in seguito alla canonizzazione di San Francesco (1228-1229) si presentano su più livelli, attorno ad un belvedere, da cui si ha una vista panoramica sulla Valle Santa. Il cuore del santuario è la cappella della Natività, costruita attorno alla grotta dove avrebbe avuto luogo la prima rappresentazione della Natività da parte del santo. La cappella è decorata con meravigliosi affreschi quattrocenteschi di scuola giottesca. Importante a Greccio è anche la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo.
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Labro
La chiesa di Santa Maria Maggiore a Labro si trova nella parte alta del borgo. La chiesa fu costruita riadattando le strutture del castello Nobili Vitelleschi. Papa Sisto IV infatti, in seguito all’assassinio perpetrato da Giovanni de’ Nobili di un sacerdote, lo scomunicò e obbligò la demolizione del palazzo per annullare la scomunica. Sulle fondamenta del palazzo fu poi realizzata la cappella dedicata alla Beata Vergine del Rosario. La chiesa venne restaurata nel 2015, all’interno è decorata con affreschi raffiguranti un cielo stellato. Molto interessante è inoltre, poco fuori dal borgo, l’ex convento dei Francescani Osservanti, oggi accuratamente restaurato.
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Leonessa
A Leonessa in piazza VII Aprile si trovano la Chiesa e il convento di San Pietro. Il complesso fu realizzato nel XIII secolo. La facciata della chiesa in pietra è del XV secolo e presenta un prezioso portale rinascimentale in pietra rossa locale, sul cui culmine si trova la statua di San Giovanni. Il campanile è una torre gotica con finestre a sesto acuto. All’interno una scala conduce alla cripta gotica.
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Longone Sabino
La chiesa di Sant’Anna a Longone Sabino era in origine intitolata a Santa Maria delle Grazie, ed aveva una nicchia riservata all’alloggio di un eremita. Venuto a mancare l’eremita la chiesa cambiò il nome in chiesa di Sant’Anna, protettrice delle gestanti. Accanto all’edificio infatti si trova una sorgente, che richiama il tema. Si dice che le donne incinta di Longone andassero a piedi presso la chiesa di Sant’Anna a cui offrivano fiori di campo.
Marcetelli
La chiesa di Santa Maria in Villa sorge sull’altura chiamata Monte Santo, poco distante dal borgo di Marcetelli. La chiesa fu fondata prima del 1182 da Benedetto, vescovo di Rieti. Fu restaurata dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici del Lazio dopo un lungo periodo di abbandono, a causa del terremoto del 1997. La chiesa conserva al suo interno un meraviglioso ciclo pittorico di affreschi risalente al cinquecento, di mano sconosciuta. Si riconose la Vergine della Misericordia con grappoli d’uva e spighe di grano, simbolo del sacrificio eucaristico, circondata da Sante e Santi Martiri, sono rappresentati anche i committenti del ciclo pittorico: i Mareri.
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Micigliano
L’Abbazia dei Santi Quirico e Giulitta a Micigliano, collocata tra la via Salaria e il fiume Velino fu realizzata verosimilmente nella prima metà del X secolo dai Benedettini. Poche sono le notizie disponibili sul complesso. Si sa però che durante il Medioevo l’Abbazia ricopriva un ruolo importante sul territorio, aveva numerosi possedimenti e non dipendeva dall’Abbazia di Farfa e di Montecassino, bensì direttamente dalla Santa Sede. Il complesso è oggi una struttura ricettiva.
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Nespolo
La chiesa di San Sebastiano a Nespolo fu costruita nel 1357 e restaurata nel 1521. La facciata è semplice, all’interno conserva un antico fonte battesimale e un dipinto di scuola fiamminga del XVI secolo raffigurante San Sebastiano. Dal 1915 a seguito del terremoto di Avezzano furono realizzati dei lavori tra cui la sostituzione del soffitto.
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Poggio Moiano
La Chiesa rurale di San Martino, si trova a circa 1 km dal centro di Poggio Moiano. La Chiesa sembra risalire al X secolo, è costruita in pietra locale, con inserti particolari formati da pietre di reimpiego prese probabilmente da un monumento funerario di un certo valore. La facciara è a capanna con a sinistra un campanile. Sopra il portone è un rosone in pietra. All’interno sono conservati due affreschi cinquecenteschi che raffigurano San Martino e Sant’Antonio Abate.
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Poggio San Lorenzo
La Chiesa rurale dedicata alla Madonna dei penitenti si trova poco fuori dal centro di Poggio San Lorenzo, immersa nel verde. La chiesa sorgeva su di un antico tempio dedicato alla dea Vacuna. Ha subito diversi interventi. Il complesso come si può vedere oggi ha conservato la parete di fondo di epoca romana, decorata da un affresco cinquecentesco raffiugurante la Madonna con il Bambino. La chiesa è meta di pellegrinaggio da parte dei cittadini che venerano l’affresco, si dice infatti che questo sia miracolosamente sopravvissuto al crollo dell’antico edificio. La chiesa fu ricostruita totalmente per volere dei cittadini negli anni ’50 dopo la guerra, come ex-voto.
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Turania
La piccola chiesa di Santa Maria del Carmelo a Turania, come raccontano alcune fonti, era in origine di proprietà dei Francescani che dimoravano nel Convento annesso, oggi non più esistente. La costruzione del complesso si può far risalire verosimilmente alla seconda metà del Trecento, da parte di discepoli di Francesco. La permanenza dei Francescani è confermata fino al 1542; successivamente il convento passò all’ordine dei Carmelitani fino al 1652 quando rimasero due soli membri. Alla fine del Settecento il convento era irrimediabilmente rovinato, fu quindi mentre per la Chiesa si operarono dei lavori di consolidamento.
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Sede legale: Via Manzoni 10, 02100 Rieti
c.o. V^comunità montana
Codice fiscale: 01235650577